“L’essenza della femminilità
raffigurata in un oggetto poggiato sull’arenile, mentre una tempesta si è inghiottita l’anima dell’autrice. Ha lasciato il mondo delle cose per quello dello spirito?”
Lorenzo Zichichi
Donna. È un autoritratto in cui ogni donna si riconosce.
È ciò che capita dopo una grande tempesta che è passata, la donna la guarda da lontano ma c’è,
e non si riesce a dimenticare. Allora ogni donna resta a guardarla prendendosi una pausa
e cercando di capire come ricominciare. Ma alla fine la forza viene dalla stessa tempesta
ed ecco perché il colore è lo stesso. Ogni donna è il risultato delle tempeste che ha attraversato
e dalle quali ha trovato la forza di ricominciare, più forte di prima
Delfina Licata, sociologa
L’autrice, che vive ed è cresciuta in prossimità del mare, conosce bene i vortici che spuntano all’orizzonte.
La donna, da una parte, sembra voler godere dello spettacolo che la natura gli pone davanti, dall’ altra è con il corpo teso, pronta alla ineluttabilità degli eventi. E’ l’ impotenza dell’uomo davanti alla natura delle cose: i giorni che stiamo vivendo in questa quarantena.
Francesco Genovese, medico